Negli ultimi mesi sulle riviste di salute e in televisione si sente sempre più parlare della dieta del digiuno intermittente per perdere peso, ma anche per migliorare la salute e modificare lo stile di vita.
Che cos’è il digiuno intermittente?
Il digiuno intermittente è un modello alimentare che alterna periodi di digiuno a periodi di alimentazione.
Il digiuno è una stata una pratica utilizzata durante tutta l’evoluzione umana. Gli antichi cacciatori-raccoglitori non avevano supermercati, frigoriferi o cibo a disposizione tutto l’anno. A volte non riuscivano a trovare nulla da mangiare. Di conseguenza, gli esseri umani si sono evoluti per essere in grado di funzionare senza cibo per lunghi periodi di tempo.
Quanto può essere prolungato il digiuno intermittente?
Il nostro corpo è capace di adattarsi ad ogni situazione: sia di stress sia di digiuno che di ipernutrizione. Questo non determina un rischio per la salute, anzi, il digiuno potrebbe essere anche salutare in quanto determina un riposo per alcuni nostri sistemi e organi ma non deve essere prolungato per più di 24 ore.
Se il digiuno o l’ipernutrizione si protraggono per maggior tempo il nostro corpo deve attivare molti sistemi adattativi. Questi possono essere spesso causa di rischi per la nostra salute così delicata.
Primi effetti del digiuno
I primi effetti a livello metabolico durante le prime ore di digiuno possono essere: riduzione della pressione sanguigna, la regolazione del glucosio nel sangue, una riduzione del lavoro a livello metabolico degli organi del nostro apparato digerente come stomaco, pancreas, fegato, rene, intestino. Questo favorisce un maggiore consumo del nostro tessuto adiposo, ovvero il grasso corporeo immagazzinato.
Come nutrizionista non consiglio il digiuno se non si è seguiti da un professionista.
Il mio consiglio è di digiunare principalmente con una riduzione assoluta di carboidrati e zuccheri per 3-4 giorni con un rialzo del quantitativo delle proteine durante i pasti. Per quanto riguarda il contenuto proteico sono da prediligere proteine vegetali come i legumi e solo alcuni tipi di verdure (spinaci, asparagi, carciofi…). Nello stesso contesto è consigliabile utilizzare elevati quantitativi di liquidi e integratori alimentari per supportare il lavoro “extra” dei nostri organi durante questo periodo.
Con il digiuno intermittente Low-carb Vegan il nostro corpo migliora la sua composizione corporea. Si riduce il tessuto grasso, mantenendo il tessuto magro senza rischiare di perdere la parte magra del nostro corpo, non solo i muscoli ma tutte le parti magre come osso, cartilagini e capelli che normalmente in un digiuno prolungato possono avere un deterioramento.
Questo percorso avvantaggia chi si deve rimettere in forma in breve tempo per poi ripristinarsi a raggiungere un nuovo equilibrio con una dieta bilanciata e una attività fisica regolare.